Generali, balzo dei premi scende l’utile normalizzato
Nei sei mesi sale il risultato operativo dell’1,3% a 3,7 miliardi. Al via il piano di buy back da 500 milioni. Risultati nella parte media del consensus degli analisti
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Crescono i premi, scende l’utile, complici le partite straordinarie contabilizzate nel primo semestre del 2023, e via al buy back da 500 milioni.
Sono questi gli elementi chiave dei primi sei mesi del 2024 di Generali i cui dati si posizionano nella parte media del consensus degli analisti salvo che per i premi lordi che si collocano invece nella parte alta. E in effetti proprio questo risultato è quello che segna il passo avanti più rilevante: 50,1 miliardi con un progresso del 20,4%, trainato principalmente dal forte sviluppo dei segmenti Vita (+26,6%) e Danni (+10,5%). A riguardo va segnalata una raccolta netta Vita positiva a 5,1 miliardi interamente guidata dalle linee puro rischio e malattia e unit-linked e un New Business Value in crescita a 1.289 milioni (+ 3,7%)
Nel Danni il Combined Ratio è cresciuto leggermente al 92,4% (+0,8 p.p.) mentre quello non attualizzato è sceso al 94,9% (-0,1 p.p.). A fronte anche di ciò il risultato operativo del segmento ha registrato un calo del 6,7% a 1,7 miliardi. Compensato dalla performance del Vita che ha visto invece il dato crescere oltre 1,9 miliardi in progresso del 7,8%. Ciò abbinato alla performance dell’Asset & Wealth Management, 566 milioni in aumento del 19,4%, ha permesso di archiviare i primi sei mesi del 2024 con un risultato operativo in aumento a 3,7 miliardi (+1,6%).
L’utile netto normalizzato è invece sceso del 13,1% a 2 miliardi, per effetto degli utili non ricorrenti realizzati e altri one-off registrati nel primo semestre 2023. Escludendo tali impatti il dato sarebbe stato stabile.
Sul fronte degli Asset Under Management del gruppo, questi hanno raggiunto 821 miliardi (+25,2%), principalmente grazie al consolidamento di Conning Holdings Limited. Solida infine la posizione di capitale, con il Solvency Ratio al 211% (220% a fine 2023) che comprende in particolare l’acquisizione di Liberty Seguros e il lancio del buyback da 500 milioni appena annunciato. Riguardo a quest’ultimo punto il group ceo Philippe Donnet ha sottolineato che la scelta è frutto «dell’assoluta attenzione alla generazione di cassa e alla solidità patrimoniale» e testimonia «l’impegno a favore di una crescente remunerazione degli azionisti». Nel commentare i dati il manager ha posto quindi l’accento «sulla continua crescita del risultato operativo e sul ritorno a flussi netti fortemente positivi nel Vita» . Ciò, ha commentato Donnet, dimostra «l’efficacia della strategia e la capacità di generare valore per tutti gli stakeholder anche in un contesto macroeconomico e geopolitico complesso». E per il futuro «a pochi mesi dalla conclusione del piano ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’ - ha concluso il ceo - siamo pienamente in linea per raggiungerne tutti gli ambiziosi obiettivi, grazie all’impegno di tutti i nostri colleghi e agenti. Nei prossimi mesi, continuerò a lavorare insieme al nostro top management alla nuova strategia di Gruppo, che presenteremo all’Investor Day del 30 gennaio 2025 a Venezia».